Il Giappone, grazie alla sua cultura, offre molti spunti di riflessione e nell’ambito della crescita personale c’è una tecnica a cui si fa spesso riferimento: l’arte Kintsukuroi.
Con questo termine si intende il voler aggiustare ciò che si è rotto.
Un esempio potrebbe essere riparare una tazza di ceramica, i maestri artigiani del Kintsukuroi raccolgono i frammenti e li saldano riempiendo le crepe con l’oro.
Questa tecnica è una metafora e ci dimostra come le cicatrici degli eventi passati abbiano assunto un valore nella nostra vita.
Ciò che ci ha colpito e ci ha segnato durante il cammino non è una vergogna ma fa parte del nostro vissuto e, nonostante, la drammaticità degli eventi siamo riusciti a sviluppare la resilienza.
Per questo ringraziamo noi stessi e ammiriamo dove siamo arrivati. Non segnerà la fine del viaggio, ma sarà un nuovo punto da cui partire.
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