Il 21 ottobre siamo entrati ufficialmente nella stagione dello Scorpione e ha avuto così inizio il periodo più riflessivo dell’anno. Si parla ancora male di questo segno zodiacale, forse perché incute timore o forse perché ci esorta a conoscerci meglio. E si sa che l’introspezione provoca sofferenza. Oggi sono qui per riabilitare il suo nome prendendo le distanze dalle dicerie durate fin troppo tempo.
Lo Scorpione è stato additato come vendicativo e capace di pungere chiunque anche senza motivo, ma la fiaba di Esopo è solo una fiaba. Lo Scorpione è attorniato dal mistero e dall’oscurità ed è questo aspetto a creare la magia. L’ombra non è una nemica da combattere bensì è una fedele alleata. Solo abbracciando i suoi lati più tetri lo Scorpione può far luce sulla bellezza dell'interiorità. E in questo periodo dell'anno, la sua energia ci spinge verso la consapevolezza di noi stessi in modo da abbandonare le effimeri proiezioni.
Lo Scorpione è governato da Plutone, ovvero l’archetipo del Distruttore. E la distruzione totale di chi siamo va benedetta. Senza la morte non può esistere la vita. Moriamo per rinascere. Ogni giorno. Quindi perché temere questo segno d’acqua? La trasformazione può essere dolorosa, ma solo inizialmente. Se siete qui, su questo sito, è perché credete nella possibilità del cambiamento.
E quando le giornate più difficili si fanno sentire, ripetete mentalmente il motto dello Scorpione: Sono il guerriero e dalla battaglia emergo trionfante.
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